Processo verbale delimitazione territoriale del 1842
L’anno del Signore 1842 ed alli 18 del mese di aprile a tutto il giorno 29 maggio 1842 si è dato principio e posto fine alla ricognizione dei limiti territoriali del Comune di Villacidro, alla quale presiedette l’ill.mo sig. avvocato Vincenzo Dessì delegato a tal oggetto dal Governo con vicerègia patente 1° aprile 1842 e coll’intervento del Corpo consolare di Villacidro e degli altri Comuni infradescritti limitrofi interessati, assistiti dai rispettivi segretari e presente il sig. ingegnere geometra in seconda Luca Gargano assistito dal suo aiutante Margarij Buzzo Clemente, quale ricognizione incominciò sulla periferia del territorio di San Marco della città di Iglesias e continuò procedendo come segue:
1 – Iglesias (salto San Marco)
Dal termine incontratosi nel luogo precisamente detto s’enna de is Cantonis, ove esistono le rovine di un antico fabbricato, termine che divide il comune di Villacidro da quello di Vallermosa e dal salto di San Marco della città di Iglesias, la linea perimetrale di confine territoriale tra Villacidro e il detto salto si dirige a seconda del versante del monte sino ad incontrare dopo m. 812 la punta del monte Cuccurdoni Mannu, ove si è riconosciuto per termine assoluto ed effettivo un’altra rocca in cui si è fatta una croce onde distinguerla da un’altra qualunque, e così costituirla come termine dividente il territorio di Villacidro a destra ed il predetto salto san Marco a sinistra.
2 – Con un angolo di gradi 92 scende da qui il confine alla direzione dell’ovest, a m. 709 s’incontra la punta Grutixedda, che si è marcata e da qui sempre serra serra dopo altri m. 794 s’incontra il punto denominato su Forru de sa Nij ove si è riconosciuto per termine un foro e grotta nella pietra viva di figura rettangolare di metri quadrati 4 per la profondità di m. 3 e qui il salto santu Marcu finisce d’essere collimite con Villacidro e comincia il territorio di Domusnovas.
Le campagne laterali descritte col precorso limite tra Villacidro a destra ed il salto Santu Marcu a sinistra per la lunghezza di m. 2311 contengono nuda roccia e boscaglia.
3 – Domusnovas
Da qui la linea piega a destra facendo un angolo saliente di gradi 46, a m. 380 s’incontra la sommità del versante del monte nel luogo detto s’arcu de sa Gruxi de Peppi Perra ove si è piantato un termine di pietra viva.
4 – Da questo termine con un angolo rientrante di gradi 190 sempre a seconda della cosidetta serra del monte, dopo m. 408 trovasi la punta del monte detto Monti Ollastu da dove discendendo incontrasi dopo m. 388, nella bassura del monte il punto così detto s’enna de Planu de Tilis, da dove nuovamente risalendo il monte di faccia dopo m. 374 s’incontra il punto detto su cùcuru de Mesu de Planu de Tilis, ove si è piantato un termine di pietra viva che divide a destra Villacidro e a sinistra Domusnovas.
5 – Da qui con un angolo di gradi 162 in discesa del monte si incontra dopo m. 390 la così detta s’enna de sa Matta de sa Figu da dove risalendo dopo m. 366 s’incontra la punta detta de Planu Cardu ove si è piantato un termine di pietra viva.
6 – La linea di confine territoriale tra Villacidro e Domusnovas da questo punto si dirige pressochè alla medesima direzione, a m. 790 s’incontra la punta detta sa Coma de sa Figu, ad altri m. 134 quella così detta sa sedda de su Visu Rei, e finalmente ad altri m. 196 la punta detta su cùcuru de is Tronus ove si è piantato un termine di pietra viva.
7 – Sempre alla stessa direzione rivolti dopo percorsi m. 730 si perviene alla punta detta de is Porcaxus da quei di Domusnovas e punta Pareola da quei di Villacidro e qui sul punto interminante della medesima si è piantato un termine di pietra viva dove va a terminare la linea tra Domusnovas a sinistra e Villacidro a destra per la lunghezza di m. 4116 con essersi incontrato il territorio precorso da una all’altra parte montuoso e boschivo per tutta la sua estensione.
8 – Contea di Oridda (Domusnovas)
Dal termine piantato sul punto culminante detto de is Porcaxus-Pareola, punto di triplice confine tra Villacidro, Domusnovas ed il salto di San Giovanni Nepomuceno ossia contea d’Oridda che va ad incominciare, il confine si dirige al nord e dopo m. 512 si arriva alla così detta punta de Motroxiu de Morus ove si è piantato un termine di pietra viva dividente a destra il territorio di villacidro ed a sinistra il predetto salto.
9 – Da questo termine con un angolo saliente di 158 gradi dopo m. 2453 si arriva alla così detta punta de Nuraxi Edda ove si è piantato altro termine.
10 – Piega da qui il confine alquanto a sinistra secondando la serra del monte, a m. 1635 s’incontra la punta detta de sa Truba de is Murvas da dove pressoché alla medesima direzione dopo m. 1000 si viene ad incontrare una cascata d’acqua detta sa Spèndula de sa cora de Bàsciu de Linas quale si è riconosciuta come termine di triplice divisione tra la predetta contea d’Oridda, Villacidro e Gonnosfanadiga avendo sempre continuato a sinistra il territorio di detta contea, a destra il territorio di Villacidro per la lunghezza di m. 5600 tra montagne, declivi e vallate boschive di cisto, lentischio, corbezzolo e qualche tratto di selva d’alto fusto segnatamente dalla parte di Villacidro.
11 – Gonnosfanadiga
Da qui in contumacia del consiglio comunicativo di Gonnosfanadiga aspettato altre due ore da quella fissata con avviso uffiziale delli 21 cadente maggio sulla visita degli indicatori di Villacidro, che mediante giuramento prestato a mani del sott.° Delegato speciale previa le debite ammonizioni sull’obbligo che incombe d’indicare i termini quali in coscienza li riconoscono, si rivolge il confine a destra con un angolo saliente di gradi 142 e dopo m. 1120 si viene ad incontrare una punta di rocca detta de su canali de su Pirastu, quale si è riconosciuta come termine dividente sempre a destra il territorio di Villacidro ed a sinistra quello di Gonnosfanadiga, facendo osservare che nella salita della punta suddetta e precisamente al luogo denominato su porcili de Figus si è incontrato il consiglio di Gonnosfanadiga alle ore una e mezza dopo mezzogiorno, il quale ammettendo per triplice limite sa Spendula de sa Cora de Basciu de Linas impugna l’andamento del termine stato fissato in sua contumacia, pretendendo d’andare da sa Spendula de sa cora de Linas con linea a su cùcuru de Arenas secondo denominano i Gonnesi e su cùcuru de Figus per denominazione di Villacidro a sa punta de Genna de Idadi, incorporando in tal modo al loro territorio l’intero ghiandifero di Figus, e da lì a s’enna de is Forrus intersecando un canale ghiandifero appartenente alla filata detta de sa pala de is Feurras riconosciuta anche dai Gonnesi come appartenente a Villacidro, ed indi dopo m. … a genna Farraceus quando il consiglio di Villacidro ritenendo per suo territorio l’accennato ghiandifero Figus dalla detta punta di rocca de su canali de su Pirastu vorrebbe tirare le sue linee alla punta della sovrastante montagna denominata de Casu Saliu dai villacidresi e di Cambedda da quei di Gonnosfanadiga, al di cui ridosso trovasi l’accennato ghiandifero di Figus, e da quella punta doversi discendere in linea retta alla direzione del sud-est fino ad un’alta rocca denominata sa punta de genna Spina, da cui volgendo a sinistra doversi secondare una cresta di rocce in mezzo al ghiandifero dividente a destra Villacidro e a sinistra Gonnosfanadiga fino a pervenire all’accennato termine di genna Farraceus ammesso da uniti consigli dove perciò si è piantato un termine di pietra viva.
12 – Da questo termine la linea d’accordo delle parti si dirige al nord-est, a m. 1270 incontrasi una grossa pietra sul ridosso del monte Santu Miali nel luogo precisamente detto su Fronti de Melamida quale si è riconosciuta per termine e si è fatto sulla medesima una croce.
13 – Da qui con un angolo rientrante di gradi 109 alla direzione del nord ugualmente d’accordo si seconda il versante del monte serra serra de sa Mundadura lasciando a destra e dalla parte di Villacidro uno scolo d’acqua dell’indicata denominazione fino a pervenire dopo m. 1716, seguendo la sinuosità della stessa serra alla punta detta de genna de Gruxi che si è riconosciuta per termine dividendo sempre a destra Villacidro ed a sinistra Gonnosfanadiga.
14 – Da questo termine in linea retta parimenti d’accordo dopo m. 905 si perviene alla così detta punta de Mesu de genna Sibì ove si è riconosciuta per termine un’altra rocca essendosi fatta sulla medesima una croce.
15 – Segue da qui il confine sempre d’accordo alla direzione nord-est secondando di punta in punta la serra del monte fino ad arrivare dopo m. 1724 ad incontrare u termine di pietra viva alto sopra terra m. 0,50 posto precisamente sul punto culminante di cùcuru Fenugu.
16 – Dal detto termine dalla parte di Villacidro si pretende seguire la cresta del monte a sinistra fino ad incontrare dopo m. 844 la punta del monte Omu, ossia de Domu, e quei di Gonnosfanadiga contrastando simile andamento, vorrebbero secondare la serra opposta a quella indicata fino ad arrivare dopo m. 432 alla punta che dicono denominarsi de Perda de Fogu, l’intermedio di questa differenza viene costituito da un canale di selva ghiandifera denominato canali de Marcu.
17 – Ferma rimanendo questa differenza fino a che il Superiore Governo stabilirà definitivamente quale dei due andamenti debba adottarsi per via di duplice rilevamento di linea a seconda delle due serre, si arriva secondo le pretese dei villacidresi dopo m. 964 e secondo quella dei gonnesi dopo m. 1176 nella pianura all’incontro di un viottolo nel luogo Funtana Perdixi e mizza di canne dove di consenso delle parti si è piantato un termine di pietra viva da unirsi con quello dei due precedenti punti che verrà stabilito.
18 – Da questo termine pressoché alla direzione medesima in linea retta dopo m. 1405 si perviene ad incontrare un grande albero di quercia nella regione denominata sa Matta de s’Ega de su Boi quale passata alla distanza di m. 3 nel mezzo della campagna si è piantato d’accordo un termine di pietra viva dividente sempre a destra Villacidro ed a sinistra Gonnosfanadiga.
19 – Da questo termine s’interseca la campagna in pianura abboschita di cisti, lentischi, corbezzoli, mirti ed altri arbusti, a m. 1250 si viene ad incontrare un termine piantato all’incontro della strada detta Sardaresa da quei di Gonnosfanadiga e bia de Marrada da quei di Villacidro nel luogo detto Niu Crobu, termine di triplice divisione tra San Gavino, Villacidro e Gonnosfanadiga con processo verbale delli … qualunque sia la contestazione di quest’ultimo comune nel non voler riconoscere siffatto termine come legalmente costituito per fissare confine tra il medesimo ed il comune di San Gavino; a qual proposito anche quelli di Villacidro facevano conoscere che nel caso andasse soggetto a modificazione il termine del presente articolo come triplice dovrebbe anche loro interessare per l’ampliamento o restringimento del proprio territorio.
20 – Dal detto termine de Niu Crobu alla direzione dell’ovest in linea retta con un angolo rientrante di gradi 171 dopo m. 569 perviensi ad un quadrivio di strade al cui incontro è stato piantato un termine; una di dette strade viene chiamata sa bia de Guspini e l’altra de Marrada, la regione dicesi su coddu de Niu Crobu.
21 – Alla direzione dell’est con altra linea retta di m. 557 perviensi al luogo detto su coddu de su Curcuri dove si è piantato un termine.
22 – Da qui alla stessa direzione e con un angolo saliente di gradi 166 dopo m. 756 ed in linea retta incontrasi un vecchio termine nel luogo detto su coddu de Bertòriu.
23 – Da qui con altra linea retta in direzione medesima dopo m. 970 si perviene ad un termine che è stato piantato all’incontro del rio detto sa cora de su Filixi e nel luogo detto su corropu de s’Acca.
24 – Da qui alla stessa direzione rivolti con un angolo saliente di gradi 168 dopo m. 252 ed in linea retta è stato piantato un altro termine all’incontro della strada che conduce a Villacidro e nella regione de su Filixi.
25 – Da questo punto alla stessa direzione rivolti e con un angolo rientrante di gradi 173 dopo m. 723 ed in linea retta piantasi un altro termine nella regione detta de su coddu de Cannamenda ed in prossimità della regione de s’enna de is Pubusas.
26 – Da qui in direzione medesima e con un angolo rientrante di gradi 175 dopo m. 256 in linea retta incontrasi un vecchio termine nel luogo detto su coddu de su Sessini.
27 – Da qui alla stessa direzione con un angolo saliente di gradi 179 dopo m. 600 in linea retta incontrasi un altro termine che è stato piantato all’incontro di un quadrivio di strade delle quali una viene denominata bia de su Sessini e l’altra bia de Pabillonis.
28 – Da qui con un angolo saliente di gradi 179 in direzione di Levante ed in linea retta dopo m. 670 arrivasi ad un vecchio termine sito nella regione de Figu Niedda.
29 – Alla stessa direzione con un angolo saliente di gradi 170 in linea retta dopo m. 437 giungesi ad un termine che è stato piantato nel luogo detto Figu Niedda dai villacidresi e su Spadoni dai sangavinesi.
30 – Da qui con altra linea retta di m. 362 ed alla stessa direzione con un angolo rientrante di gradi 172 incontrasi altro termine che venne piantato nella regione tra su Spadoni e s’arriu de su Foràstiu.
31 – Sempre alla stessa direzione con un angolo saliente di gradi 176 ed in linea retta a m. 424 è stato piantato altro termine in prossimità del rio Foràstiu e nel luogo detto riu de su Foràstiu.
32 – Da questo punto alla stessa direzione rivolti con una linea retta facente un angolo rientrante di gradi 174 a m. 249 piantasi un altro termine nel luogo detto Pauli Aruis.
33 – Da qui in linea retta rivolti a levante dopo m. 165 perviensi ad un altro vecchio termine nella stessa regione.
34 – Da questo punto in direzione di levante con un angolo rientrante di gradi 167 ed in linea retta a m. 483 incontrasi un vecchio termine nel luogo detto su coddu de Pauli Aruis; da dove pervenendo dopo m. 289 all’incontro della strada detta bia de Santu Miali dai sangavinesi e bia Sazzaresa dai villacidresi nella regione detta Gibba de Arritzonis si è piantato un termine e da qui in linea retta dopo m. 783 si perviene ad un altro termine nella stessa regione alla distanza di m. tre dal fosso dello stabilimento dividente i territori di San Gavino, di Villacidro e dello stabilimento Vittorio Emanuele.
La precorsa linea dividente sempre il salto di Villacidro a destra e quello di San Gavino a sinistra per la lunghezza di m. 8541 traversa i rispettivi territori comunali cespugliati di cisto, lentischio e corbezzoli.
35 – Da questo triplice termine premesso un angolo saliente di 57 gradi alla direzione di greco, con altra linea retta di m. 803 si viene ad altro termine accanto a sa bia Sazzaresa nel luogo detto Giana.
36 – Rivolti verso mezzogiorno con altra linea retta di m. 2500 formante un angolo rientrante di gradi 134 trovasi altro termine piantato nel luogo detto su coddu de sa Cresia, da dove seguendo un fosso alla direzione di Scirocco in linea retta dopo m. 505 trovasi altro termine posto sulla strada denominata … che divide il comune di Villacidro con lo stabilimento Vittorio Emanuele ed il comune di Serramanna.
La descritta linea per la lunghezza di m. 3808 divide sempre a sinistra lo stabilimento Vittorio Emanuele ed a destra il salto comunale di Villacidro cespugliato a piccola boscaglia meno alcuna porzione coltivata in aperto a cereali.
37 – Da questo triplice termine seguendo la strada alla direzione di mezzodì rivolti a m. 380 se ne interseca un’altra e quindi a m. 755 si è piantato un termine di pietra viva al sortire della strada all’angolo destro.
38 – Seguendo la strada alla direzione anzidetta a m. 310 s’incontra altra strada denominata bia de Seddori che s’interseca fino ad arrivare ad una seconda strada che da Villacidro porta a Samassi e qui nell’angolo sinistro al sortire si è piantato un termine di pietra viva.
39 – Sempre strada strada a m. 426 se ne interseca un’altra e quindi ad altri m. 275 nel lato sinistro d’essa strada si è piantato un termine di pietra viva.
40 – Sempre si seconda la stessa strada a m. 185 se ne incontra un’altra, poscia dopo m. 165 trovasi un termine di pietra viva posto al lato sinistro della strada.
41 – Sempre strada strada diretti al mezzodì s’incontra altra strada a m. 220 e dopo altri m. 385 una seconda, e parimenti nell’angolo sinistro passata la medesima si è piantato un altro termine.
42 – Sempre strada strada a m. 470 s’incontra altra strada, ad altri m. 90 s’incontra altra strada che da Villacidro conduce a Serramanna, all’angolo sinistro della quale si è piantato altro termine, da qui si prende la strada a destra detta camminu Maurreddu seguendo i di cui vari sensi nei quali si sviluppa, a m. 170 s’incontra altro quadrivio e qui nel centro si è piantato altro termine di pietra viva.
43 – Si perviene quindi alla sponda sinistra d’altra strada dopo m. 205 dove si è piantato un termine di pietra viva, ed a m. 455 s’incontra un quadrivio, si passa per m. 15 in direzione di Levante, si lascia la strada a sinistra e si prende quella a destra.
44 – Si seconda questa strada, a m. 110 trovasi un bivio all’angolo del quale si è piantato altro termine.
45 – Dio qui si giunge dopo m. 40 alla ripa del torrente Leno, dove nel lato destro si è piantato un termine, si passa il medesimo, si abbandona la strada a destra e si dirige per quella a sinistra e continuando per questa strada a m. 400 trovasi un bivio, qui in mezzo all’angolo si è piantato un termine.
46 – Continuando la stessa strada a m. 390 al alto sinistro della medesima si è piantato altro termine, e sempre proseguendo alla stessa direzione s’interseca altra strada alla distanza di m. 420.
47 – Dopo altri m. 330 s'incontra altro quadrivio, e qui nell’angolo destro si è piantato un termine.
48 – Si prosegue alla stessa direzione e secondando lo sviluppo della strada a m. 237 s’incontra altro quadrivio sull’angolo destro del quale si è piantato un termine di pietra viva.
49 – Si lasciano tutte le strade, a m. 1338 s’incontra un quadrivio, e dopo m. 330 s’incontra un bivio, si lascia quella a sinistra, e seguendo l’altra a destra che si sviluppa per m. 280 in direzione del mezzodì fino a pervenire per detta strada bia Maurredda al triplice limite dividente a destra il salto di Villacidro denominato Trunconi, ed a sinistra il salto di Serramanna.
La linea sviluppata come sovra tra Villacidro e Serramanna percorre per la lunghezza di m. 8881 in mezzo a cespugli, meno quella parte che tocca la vidazzone Saboddus.
50 – Dall’accennato triplice termine si seguita la strada Maurreddu a seconda dei suoi seni ora salienti, ora rientranti sino ad incontrare dopo m. 290 il rio Piscina Sanguini da dove il confine piegando a destra in direzione dell’ovest a seconda del corso di detto rio si arriva ad incontrare dopo m. 75 un termine di pietra viva posto sulla sinistra di detto rio obliquo alla corrente, ed all’incontro della strada che da Villacidro porta a Cagliari.
51 – Pressochè alla medesima direzione, si seguita il serpeggio di detto rio fino ad incontrare la strada che da Villacidro tende a Vallermosa, dove termina il territorio di Villasor essere collimite con quello di Villacidro e principia quello di Vallermosa, avendo percorso una linea della lunghezza di m. 3148 in mezzo a campagna parte cespugliata e parte a vidazzone stando sempre a destra Villacidro e a sinistra Villasor.
52 – S’interseca la strada, e quindi tenendosi al detto rio nuovamente dopo m. 2000 questo si lascia, ed in linea retta di m. 400 si viene ad incontrare una grossa pietra sulla sommità del monte Filixi che venne riconosciuta per termine divisionale tra Villacidro e Vallermosa, ove a poca distanza esiste una grotta scolpita nella pietra.
53 – Da questo punto dopo percorsa una linea retta di m. 911 si viene ad incontrare una grotta alquanto rovinata scolpita nella pietra dividente ognor d’ambe le parti il salto comunale, quale passato s’incontra un rio detto sa Gruttixedda dove esiste un termine di pietra viva.
54 – Da qui sempre in ascesa dei colli dopo percorsi m. 1321 si viene ad incontrare un’altra rocca ove si è riconosciuto per termine una croce fatta nella medesima, che viene denominata su canali de su Moitzu de sa Linna ossia su Margini Arrùbiu.
55 – Sempre in ascesa del monte dopo m. 823 si arriva alla punta de su Casteddu de Tuvu de Bois, dove si è ritrovato l’impianto di un termine di pietra viva.
Direzione predetta, dopo la lunghezza di m. 3932 si viene ad incontrare il punto genna de is Cantonis dove termina Vallermosa e principia il salto Santu Marcu, e dove si diede principio alla presente delimitazione territoriale di Villacidro.
Tutta questa linea per la lunghezza di m. 9396 interseca monti, colli sparsi a selva d’alto fusto e cespugli in parte, ed in parte pianura, parte boschiva e parte dissodata.
Fatto così termine alla ricognizione dei confini del territorio di Villacidro coi limitrofi d’Iglesias, Domusnovas, Gonnosfanadiga, San Gavino, Sanluri, Serramanna, Villasor e Vallermosa, le parti tutte interessate meno quella di Gonnosfanadiga essen di pieno accordo e nessuna questione trovandosi ritenendo per ferma e valida la detta ricognizione ed accettazione dei rispettivi loro limiti si sono al presente sottoscritti e crocesegnati; promettendo d’oggi in avanti di non accettare più questione alcuna in proposito sotto pena di doverne restare a tutte le spese e danni che ne potrebbero derivare.
Villacidro, lì 6 giugno 1842
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